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Bartolomeo di Giovanni dei Pappazuri
da Roma OP († 1365)

e
Francesco Petrarca

 

Anche questa pagina è... remoto frutto d'amicale scambio (anni '80-'90) col prof. Giuseppe Billanovich († 2.II.2000).

Milano 3.III.1988. «Reverendo p. Panella. (...) Nel mio volume "La tradizione di Livio..." troverà pure delle pagine (191-209) per il domenicano Bartolomeo Papazurri. Anche su questo argomento ogni Suo consiglio sarà provvido».

Mia risposta, Roma 12.IV.88: indicazione di talune fonti archivistiche non censite in Billanovich, La tradizione..., Padova 1981, 192-200, 207-08.

Emilio Panella, aprile 2009

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Petrarca Ad fratrem Bartholomeum

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in sintesi

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carriera ecclesiastica 1348-1365

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bibliografia

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fonti domenicane

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Giovanni dall’Incisa | Billanovich

1. Petrarca Ad fratrem Bartholomeum epyscopum Theatinum

Francesco Petrarca (1304-1374), Familiarum rerum lib. XII, 11: Ad fratrem Bartholomeum epyscopum Theatinum = fra Bartolomeo di Giovanni dei Pappazuri da Roma OP, vescovo di Chieti 1353-63.

Dalla risposta del Petrarca (Avignone 21.V.1352) apprendiamo che fra Bartolomeo (ma non vi si dice che fosse ex ordine Praedicatorum) gli aveva scritto una lettera: «ex literis michi tuis... Apud quem quod mearum, ut scribis, precum favorem...» (Petrarca, Familiari XII 11: ed. V. Rossi, Firenze 1937, 34-36). Il nome di Bartolomeo fu pertanto inserito nel vol IV degli Scriptores OP (IV, 42: Bartholomaeus Iohannis de Pappazuris Romanus) proprio a motivo dell'autenticità d'una lettera. In realtà di lui avevano fatto menzione, da fonti secondarie, anche J. Quétif - J. Échard, Scriptores ordinis Praedicatorum recensiti, Lutetiae Parisiorum 1719-1721, I, 652b, sotto la denominazione f. Bartholomaeus de Carbone, ma non ne conoscevano opere.

Di fatto Bartolomeo dei Pappazuri resta pressoché ignorato dalla più recente storiografia domenicana, e il suo nome mai compare nei correnti repertori d'informazione di base. Uniche notizie attendibili provengono dai pertrarchisti, in particolare Gius. Billanovich, La tradizione del testo di Livio e le origine dell'Umanesimo I/1, Padova 1981, 192-200, 207-08, Tav. XVI.2 (Paris, BN lat. 5690); vi rinvio in ordine cronologico, senza riportare il testo.

2. Bartolomeo di Giovanni dei Pappazuri da Roma OP
La carriera ecclesiastica
1348-1365.

ASV, Reg. Vat. 188, ff. 23r-24r: Clemente VI, Avignone 30.V.1348: deceduto «Homodeus» vescovo di Teano (prov. Caserta), il papa nomina nuovo vescovo «Bartholomeum de Papazuris, ordinis Predicatorum professorem, in sacerdotio constitutum». Billanovich, La tradizione 192-93.

Omodeo, vescovo di Teano 1342-48, era «de Papazuris Sancte Marie di Via Lata de Urbe» (A. Paravicini Bagliani, I testamenti dei cardinali del Duecento, Roma 1980, 425: Avignone 12.VIII.1318). Billanovich, La tradizione 226 n. 4.

ASV, Obligat. et solutiones 22, f. 41v (31.V.1348). Billanovich, La tradizione 193.

Billanovich, La tradizione pp. 160-61 = Tav. XVI.2 (Paris, BN lat. 5690: Livio), p. 207: nota di possesso autografa di Bartolomeo; testo molto evanito, verosimilmente eraso.

ASV, Reg. Suppl. 21, f. 90v (Clem. VI, Avignone 22.XI.1349):

Supplicat... Stephanus, natus quondam Stephani domini Stephani de Columpna militis, quatenus causam et causas... contra dominum fratrem Bartholomeum episcopum theanensem, que ex commissione rev. patrum d. cardinalium executorum testamenti r(everendi) p(atris) bo(ne) me(morie) d. Iohannis de Columpna [† 3.VII.1348]...

Avignone 21.V.1352. Petrarca risponde a lettera di Bartolomeo. Billanovich, La tradizione 198.

ASV, Reg. Vat. 219, ff. 76v-77v, Apud Villanovam avenionensis dioc., 24.V.1353: il papa (Innoncenzo VI?) trasferisce Bartolomeo dalla sede vescovile di Teano (theanensis) a quella di Chieti (theatina), benché il capitolo chietino avesse eletto un'altra persona. Billanovich, La tradizione 193.

ASV, Obligat. et solutiones 22, f. 143r (7.VI.1353). Billanovich, La tradizione 194.

ASV, Reg. Vat. 224, f. 352v (17.VII.1353). Billanovich, La tradizione 194 n. 1.

ASV, Reg. Vat. 224, f. 364r (17.VII.1353). I vescovi di Capua, Penne e Rieti, vengono incaricati d'intervenire a favore di Bartolomeo, il quale era ricorso al papa contro taluni che usurpavano beni di pertinenza vescovile. Billanovich, La tradizione 194 n. 1.

ASV, Reg. Vat. 231, ff. 215r-216r (23.VII.1355). I vescovi di Napoli, Penne e Trivento, procedano contro Francesco della Torre da Chieti colpevole d'eresia, come Bartolomeo richiede. Billanovich, La tradizione 194 n. 1.

ASV, Reg. Vat. 229, f. 233r-v (5.VIII.1355). Francesco da Messina OFP, inquisitore nel Regno di Sicilia, proceda contro Francesco della Torre, recidivo, come testimonia Bartolomeo. Billanovich, La tradizione 194 n. 1.

Cf. ASV, Reg. Suppl. 41, f. 192v (5.II.1364): Supplicat s. v. humilis factura v(idelicet) Francescus episcopus theanensis... quod possit dicere officium secundum consuetudinem ordinis Predicatorum, cuius professor extitit

ASV, Reg. Suppl. 29, ff. 67v-68r (Innoc. VI, Avignone 5.III.1357):

Supplicat... B. episcopus theatin(us) quatenus sibi in persona dilecti sui presbiteri Gerardi, nati Francisci Amici de Florentia...

ASV, Reg. Suppl. 29, f. 112r (Innoc. VI, Avignone 7.V.1357):

Significat s(anctitati) v(estre) dev. creatura v(idelicet) B. episcopus theatin(us) quod olim dicto episcopo e. s. humiliter supplicante ut Iacobo Iohannis de Pappazuris de Urbe, germano suo, de prioratu secularis et colleg. ecclesie Sancti Antonii ac hospitali pauperum de Valleinteria ... Cum autem pr. s. idem Iacobus, litteris super huiusmodi gratia non confectis, viam sit universe carnis ingressus, humiliter supplicat idem episcopus quatenus Angelo Iohannis de Pappazuris de Urbe clerico, alteri germano suo, de dictis prioratu... Item supplicat dictus episcopus quatenus dilecto consobrino suo Petro, nato Pauli Muti de Pappazuris de Urbe,...

Fratelli germani di fra Bartolomeo: Iacopo (deceduto poco prima del 7.V.1357) e Angelo. Loro padre è Giovanni; il che permette di distinguere il nostro fra Bartolomeo dagli omonimi negli Atti dei capitoli provinciali. Cugino di fra Bartolomeo: Pietro di Paolo Muto dei Pappazuri.

ASV, Reg. Suppl. 29, ff. 166v-167r (Innoc. VI, Avignone 29.VII.1357):

Supplicat... B. episcopus theatin(us) quod cum pars ecclesie theatin(e) nimia vetustate comsumpta... (chiede licenza per indulgenze). Item supplicat quatenus sibi in persona germani sui Angeli Iohannis de Pappazuris de Urbe...

ASV, Reg. Vat. 233, ff. 435v-436r (30.VI.1358). Bartolomeo ottiene procedura contro Rostagno de Cancelinis, che tiene indebitamente Montesilvano, in dioc. di Chieti. Billanovich, La tradizione 194 n. 1.

Padova 18.VIII.1361. Petrarca apprende il decesso d'un amico «per fratrem domini theatini Roma venientem», ossia tramite Angelo di Giovanni dei Pappazuri. Billanovich, La tradizione 197.

ASV, Introitus et exitus 300, f. 11r (27.V.1363); f. 14r (23.VI.1363). Billanovich, La tradizione 194 n. 1.

ASV, Instr. Miscell. 2309 (21.VII.1363). Bartolomeo promosso all'arcivescovato di Patrasso. Billanovich, La tradizione 194.

ASV, Obligat. et solutiones 35, f. 53r-v (28.VII.1363). Atti e pendenze amministrative. Billanovich, La tradizione 194-95.

ASV, Reg. Vat. 252, ff. 184v-185r (4.VIII.1363). Dietro petizione di Bartolomeo, il papa (Urbano V) dichiara indebita l'occupazione d'un fortilizio di Patrasso, di pertinenza arcivescovile, da parte di Neri, Donato e Bindaccio, fratelli di Giovanni Acciaiuoli ex arcivescovo di Patrasso. Billanovich, La tradizione 195.

Giovanni Acciaiuoli = Giovanni di Iacopo di Donato degli Acciaiuoli, canonico fiorentino, arcivescovo di Patrasso 1360-63, † 1363. Matteo Villani, Cronica IX, 95, 25-30. HC I, 394. DBI 1 (1960) 84.

ASV, Reg. Vat. 252, f. 289r (5.X.1363). Papa Urbano V concede salvacondotto a Bartolomeo, che intende trasferirsi alla nuova sede Patrasso. Billanovich, La tradizione 199 (non "Urbano VI").

ASV, Reg. Suppl. 40, f. 194v (Urbano V, Avignone 15.X.1363):

Supplicat s. v. dev. creat. v(idelicet) frater Bartholomeus archiepiscopus patracensis quatenus ut ipse, qui ordinis fratrum Predicatorum professor existit, quatuor alios voluntarios(?) dicti ordinis professos absque cuiusque licentia… in suos socios familiaresque… recipere… - Sufficiat tibi unus continuus, sed si casualiter alii fratres veniant, liceat eis…

Venezia, primavera-estate 1364. Bartolomeo è ospite nella casa veneziana del Petrarca, sulla strada per raggiungere a inizio autunno la propria sede di Patrasso: «qui (scil. archiepiscopus patracensis), autunni principio ad sedem propriam transiturus,... hic in domo sua, que mea dicitur, hanc agit estatem»). Billanovich, La tradizione 199-200: lettera 10.VI.1364, che racconta episodio occorso nel pomeriggo del 4.VI.1364.

Urbano V, Avignone 27.VI.1364: all'arcivescovo di Patrasso perché faccia resistenza alla presenza di turchi in Tebe e in territori prossimi. Billanovich, La tradizione 195-96.

† Padova 11.VIII.1365, e sepolto nella chiesa domenicana della città. Billanovich, La tradizione 200.

3. Fonti domenicane

Nulla nei capitoli generali, MOPH IV (1304-78). E nulla  nella Cronica fratrum Sancti Dominici de Urbeveteri (redazione entro il biennio 1346-48), sezione "frati-vescovi della provincia Romana".

Capitoli provinciali della provincia Romana, pervenutici fino al 1344, MOPH XX.

Eliminiamo «Bartolomeum Vannis» (MOPH XX, 335/22-23, 369a), che l'indice di MOPH XX, 369a (e Billanovich, La tradizione 198) intepretano "Romanum". Mentre formale attestazione lo dice orvietano: MOPH XX, 323/24-25. Orvieto 9.VI.1358: Il capitolo convocato su mandato del priore fr. Bartholomei Vannis...

Il capitolo provinciale Prato 1338 assegna per lo studio della filosofia al convento senese, tra gli altri studenti: «Bartolomeum et Iacobum Romanos» (MOPH XX, 297/6); al convento spoletano tra gli studenti di primi apprendimenti di logica («in logicalibus»): «Bartolomeum Mutum Romanum» (MOPH XX, 300/20-21). Il capitolo Arezzo 1339, tra gli studenti destinati a studi generali, assegna allo studium di Tolosa «fr. Bertolomeum [sic] Romanum et fr. Angelum Vani de Urbeveteri» (MOPH XX, 309/18-19).

Bartolomeo Romano, 1338 e 1339. Quale Bartolomeo? Se gli atti non ritengono necessario distinguere la persona tramite patronimico, significa che negli studi di filosofia costui in quegli anni era l'unico Bartolomeo di cittadinanza conventuale di Roma (Santa Maria sopra Minerva). Tra studi di base a fine anni '30 e primo espiscopato 1348, di suo non vi è nulla d'incongruo per una medesima persona, fra Bartolomeo dei Pappazuri da Roma; fino a formali attestazioni contrarie (verso interpretazione differente inclina Billanovich, La tradizione 197).

Distinto è Bartolomeo Muto da Roma, assegnato a Spoleto. Non insignificante sopresa, il ricorso dell'attributivo Muto: tra i cugini di Bartolomeo dei Pappazuri, è stato sopra documentato un Pietro di Paolo Muto dei Pappazuri (7.V.1357). E l'attributivo Muto suggerisce di ricuperare un'altra impensabile ricongiunzione parentale, capitolo provinciale Roma 1332: tra i ringraziamenti ai cittadini, che d'ordinario contribuivano alle spese del capitolo, compaiono: «Francisca Bartholomei Muti, Gaytha Papaturi, et aliis dominibus et dominabus Urbis» (MOPH XX, 279/28-29). Papaturi: banale degradazione grafica d'un originale Papaçuri=Papazuri?

4. In sintesi

ut quilibet sit albus et niger secundum quod habitus fratrum nostrorum pretendit (Speculum) = ognuno sia insieme bianco e nero, così come mostra l'abito dei nostri fratifra Bartolomeo di Giovanni dei Pappazuri da Roma OP

Studente di filosofia nel convento senese 1338-39; nel 1339 assegnato allo studium generale del convento domenicano di Tolosa (in entrambi i casi, "Bartolomeo da Roma").

Vescovo di Teano (prov. Caserta) 1348-53, di Chieti 1353-63; arcivescovo di Patrasso (Peloponneso) 1363-65. In Venezia, primavera-estate 1364, ospite dell'amico Francesco Petrarca, sulla strada per la sede arcivescovile; di fatto mai raggiunta: era in corso la forte pressione ottomana di Orkhàn (1324-60) e di Muràad I (1360-89).

Bartolomeo muore in Padova 11.VIII.1365, sepolto nelle chiesa domenicana della medesima città.

Forte traino consortile, curriculum di carriera ecclesiastica, frequentazioni avignonesi, lo descrivono personaggio incline più al ruolo pubblico e istituzionale, anziché allo "studium/contemplazione" e alla "predicatio/testimonianza" della tradizione domenicana.

#. Bibliografia

SOPMÆ IV, 42.

Petrarca, Familiari XII, 11.

G. Fedalto, La chiesa latina in oriente vol. II: Hierarchia latina orientis, Verona 1976, II, 191.

G. Billanovich, La tradizione del testo di Livio e le origine dell'Umanesimo I/1, Padova 1981, Tav. XVI.1, pp. 192-200.

A. Modigliani, I Porcari. Storie di una famiglia romana tra Medioevo e Rinascimento, Roma 1994, 589b: "Papazzurri, v. Paparoni". L'A. sembra indicare identità consortile Papazzurri=Paparoni nell'area romana, ma non ne indica la fonte testimoniale. Molte le voci "Paparoni". In p. 181 n. 137: Paulus Paparoni de Pappaççuris, rione Sant'Eustachio (1420): almeno qui Paparoni va inteso come patronimico ("figlio di Paparone"). paparo1.htm

Emilio Panella OP
Firenze SMN, aprile 2009


24.IX.2014: Luciano Cinelli OP mi passa copia di suo lavoro in corso, "PAPAZURRI, Bartolomeo [Carbone] de’ (Bartolomaeus de Pappazuris, Bartolomaeus de Carbone)", destinato al «Dizionario biografico degli italiani».

https://www.academia.edu/10241104/

 

Petrarca

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